La vera storia del cioccolato
Origini che si perdono tra i miti
“…lo sapete anche voi che una chic…di
cioccolata mette il buon umore, ingentilisce il palato, fa
sprizzar gl’occhi di gioia anche se non dura che un istante ma il
suo ricordo rimane a lungo. La cioccolata non ha ombre!…" (1)
Il mito
La storia del cioccolato ha origini lontanissime che si perdono
tra i miti e le terre dell’America Latina.
Due le leggende più note sulle origini della pianta del cacao e la
sua diffusione in Europa.
Una narra che il Dio azteco Quetzalcoàtl possedesse un immenso
tesoro composto da “tutte le ricchezze del mondo, oro e argento,
pietre verdi chiamate chalchiuitl ed altri oggetti preziosi, come
una grande abbondanza di alberi di cacao di diversi colori”.
Ammalatosi gravemente, quando era ancora re, Quetzalcoàtl per
trovare sollievo alle sue sofferenze fu spinto a bere una pozione
che gli avrebbe ridato la salute. La pozione lo portò, invece,
alla pazzia, facendolo fuggire verso il mare dove, su una zattera
di serpenti intrecciati, si allontanò scomparendo nel mistero.
Prima di partire, Quetzalcoàtl promise che sarebbe ritornato
nell’anno del “Ce-acatl” per riprendersi il suo ricco regno.
Secoli più tardi, nel 1519, anno sotto il segno del “Ce-acatl”,
una grande nave carica di uomini con scintillanti armature come
scaglie di serpente ed elmetti piumati, fece la sua comparsa
vicino alla costa orientale del regno azteco.
Immediatamente l’imperatore Montezuma ricordandosi della profezia,
accolse pacificamente quella nave pronto a restituire il regno al
Dio Quetzalcoàtl. Sul battello però non vi era il Dio azteco, ma
un conquistatore spagnolo: Hernàn Cortès.
Vennero offerti molti doni quali oro, argento, pietre preziose,
schiave e… cesti pieni di semi di cacao.
Comincia da qui la storia del cacao in Europa, i conquistatori,
infatti, diedero inizio all’espansione della conoscenza del cacao
in tutti i continenti.
Ma la vera e propria pianta del cacao da dove nasce?
….Ecco che miti e leggende ammantano ancora una volta di mistero
le nostre risposte.
Narra la leggenda che, in un tempo ormai lontano, viveva una
bellissima principessa, che fu messa a guardia di un antico e
vasto tesoro dallo sposo, partito per una guerra in un paese
lontano.
Assediata e in seguito catturata da popolazioni nemiche,
impazienti di strapparle il tesoro che ella custodiva con tanto
amore, fu uccisa quando rifiutò di rivelarne il luogo del
nascondiglio.
Si racconta che è dal suo sangue che nasce la pianta del cacao,
con semi amari come la sofferenza, rossi come il sangue ma
eccitanti e forti come la virtù.
E’ quindi solo merito delle antiche popolazioni dell’America
Latina se noi ancora oggi possiamo degustare quello che fu
definito dal celebre naturalista svedese Carl Von Linnè Teobroma
cacao (Teobroma dal greco “nutrimento degli dei”, cacao dal nome
azteco della pianta cacahuàtl).
Forse avevano ragione gli aztechi: una sostanza che oltre a
procurare piacere, è anche capace di prolungarlo, deve per forza
venire dal Paradiso!
[A cura di
Caterina & Serafina]
Il
cioccolato alla corte dei Medici
La
storia del cioccolato dal 1500 ai giorni nostri
(1) Learco Nencetti:
"Chiacchierata per una chicchera di cioccolata nella Firenze del
‘600". Firenze 1996
|
|
|